Alatri. Encefalogramma piatto. Thomas è morto. Ora sono 4 i sospettati intorno ai quali si sta stringendo il cerchio degli inquirenti
ALATRI – Il povero Thomas Bricca non ce l’ha fatta. Con un laconico bollettino medico (emesso nella mattinata di oggi, 1 Febbraio) i sanitari dell’Ospedale “San Camillo Forlanini”, dove il giovane è ricoverato, hanno messo definitivamente fine ad ogni, seppur flebile, barlume di speranza.
Questo il bollettino medico: «Il paziente, ricoverato dalla giornata di ieri in gravissime condizioni per una lesione cerebrale imponente da colpo d’arma da fuoco, in condizioni stabili con presenza di minima attività elettroencefalografica residua, nella mattina di oggi, ripetendo il controllo elettroencefalografico, ha presentato le caratteristiche del coma irreversibile con elettroencefalogramma piatto per assenza di attività elettrica cerebrale. Trattandosi di paziente clinicamente morto, si è riunita una commissione medica aziendale per la certificazione della morte, come prescritto dalla legge».
Il “coma profondo” è diventato “coma irreversibile”.
Tutta la tragicità dell’evento è riassunto nel modo di parlare della mamma di Thomas in un’intervista alla trasmissione di Rai2 “Ore 14”.
«Mio figlio era… è amico di tutti…». «Voglio giustizia. Io ho perso… sto perdendo un figlio…».
Intanto le indagini proseguono. Ora i sospettati sarebbero 4. Rispetto a quanto avevamo riferito nelle scorse ore (due esecutori in scooter ed un mandante), i mandanti/complici ora sarebbero due…
Verosimilmente i due mandanti farebbero parte di una delle fazioni in disputa e sarebbero di Alatri, mentre gli esecutori potrebbero essere stati richiamati dal capoluogo. Qualcuno afferma possano essere di etnia rom…
Nella mattinata di oggi i Carabinieri del Ris sono tornati sul luogo del tragico evento.
È stata perimetrata l’area e sono stati fatti rilievi di tracce ematiche, biologiche e soprattutto rilievi di tipo balistico e di eventuali residui di polvere da sparo, bossoli e/o proiettili.
Sull’argomento si era espresso già ieri il Procuratore Capo del Tribunale di Frosinone, dr. Antonio Guerriero: «Chi ha sparato difficilmente puntava ad uccidere quel ragazzo…».
In effetti la distanza dalla quale è stato esploso il colpo sarebbe di oltre 25 metri, e dal basso verso l’alto… Difficile, se non impossibile, determinare il punto di arrivo del proiettile.
Ma lo stesso Procuratore aggiunge: «Chi ha sparato sicuramente non poteva non aver messo in conto che avrebbe potuto uccidere qualcuno…».
Questo particolare, ed il coma irreversibile, giustificano la modifica dell’ipotesi di reato da tentato omicidio in omicidio volontario, ipotesi che è al vaglio del magistrato Rossella Ricca della Procura di Frosinone la quale, una volta raccolti gli esiti dei rilievi balistici, potrebbe anche “derubricare” in omicidio preterintenzionale.
Quanto al movente sembra sempre più accreditarsi l’ipotesi del regolamento dei conti tra bande rivali, forse per questioni relative alla contesa della piazza di spaccio.
Ma sul fatto che Thomas potesse essere la “vittima designata” non vi è alcuna conferma; la qual cosa eleva quanto accaduto ad un livello di ancora maggiore assurdità.
Quel colpo di pistola, nei fatti esploso non solo per intimorire, ma verosimilmente indirizzato verso chi indossava un giubbotto bianco, ha causato «un imponente edema del parenchima cerebrale» di Thomas.
Danni che oggi hanno prodotto un encefalogramma definitivamente piatto. Non sono servite le nostre preghiere…
Qualcuno sta già lasciando dei fiori alla base della scalinata…
R.I.P. Thomas
Così il Sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca.
«Purtroppo, sono costretto ad annunciare la morte clinica di Thomas Bricca, il ragazzo ferito lunedì sera, con un colpo di pistola, in via Liberio.
La notizia mi è stata comunicata poco fa dal direttore sanitario dell’Ospedale San Camillo di Roma, dove il ragazzo era ricoverato in condizioni gravissime. I nostri pensieri e la nostra vicinanza sono rivolti in primis alla famiglia, che ho avuto modo di sentire sia ieri che stamattina, e anche agli altri suoi cari, parenti, amici e compagni di scuola, che con lui hanno condiviso momenti di gioia e spensieratezza e ora si ritrovano a vivere un dolore che nemmeno possiamo immaginare. Il dolore è anche il nostro come amministrazione e il mio come uomo, padre e sindaco, da responsabile di questa città e della sua comunità.
Chiediamo giustizia, che possa essere chiarito al più presto possibile quanto successo, lavoriamo e collaboriamo con le autorità competenti per rendere la città più sicura. Lavoriamo tutti per migliorare la nostra comunità e società, riconoscendone e affrontando le emergenze, ribadendo i nostri valori e creando opportunità diverse e migliori.
Preghiamo per Thomas e la sua famiglia, offrendo loro tutto il nostro conforto possibile».
Al Sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca fa eco il Sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli.
«La speranza che Thomas potesse tornare a riabbracciare la propria famiglia e i propri amici si è infranta, lasciando spazio a grande dolore e incredulità.
A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città di Frosinone, ci stringiamo attorno ai familiari di Thomas e ai cittadini di Alatri, straziati e attoniti dall’orrore di una inspiegabile tragedia. Attendiamo con fiducia l’esito delle indagini condotte dalla Magistratura e dalle Forze dell’ordine che stanno svolgendo, come di consueto, un lavoro encomiabile affinché siano individuati i responsabili del terribile atto di violenza che ha scosso profondamente la nostra comunità».
Così Domenico Alfieri, il Sindaco di Paliano paese in cui viveva Willy Monteiro Duarte.
«Thomas non ce l’ha fatta. Voglio esprimere la mia vicinanza alla famiglia e alla Città di Alatri. Alcuni episodi accaduti in passato dovrebbero insegnarci a ripudiare la violenza e ad affrontare seriamente il disagio che affligge oggi molti giovani. Ma spesso sembra che la lezione non sia bastata, ad ognuno di noi».