Anagni. Con un forcone minaccia e ferisce la custode giudiziaria della casa pignorata. Una donna di 58 anni arrestata dai Carabinieri
ANAGNI – È finita in manette una 58enne della Città dei Papi, che ora dovrà rispondere di lesioni aggravate, minacce e violenza nei confronti di un Pubblico Ufficiale.
La donna, nel tardo pomeriggio di ieri l’altro, 10 Settembre, in una località periferica di Anagni, ha imbracciato un forcone, con il quale ha poi minacciato e aggredito la custode giudiziaria incaricata dal Tribunale di Roma della vendita dell’immobile che le era stato pignorato.
La malcapitata, un’avvocata della Provincia di Latina, che si era presentata presso l’abitazione della 58enne con un potenziale acquirente, è stata colpita ripetutamente alla testa, alle braccia ed alle mani, riportando lesioni che l’hanno costretta a ricorrere alle cure dei sanitari dell’Ospedale di Frosinone, da dove è stata successivamente dimessa con una prognosi di 10 giorni.
I Carabinieri della locale Stazione, coordinati dal superiore Comando Compagnia della Città dei Papi, accorsi immediatamente sul posto, hanno arrestato la donna e sequestrato il forcone utilizzato per l’aggressione.
Al termine delle formalità di rito, su disposizione del Sost. Proc. di turno presso la Procura di Frosinone, l’arrestata è stata accompagnata presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito di convalida.
Nella mattinata odierna si è celebrata l’udienza davanti al Giudice del Tribunale di Frosinone, laddove la protagonista responsabile dell’episodio è stata tradotta per rispondere dei reati a lei contestati.
L’Autorità Giudiziaria, ritenendo legittimo il provvedimento adottato dalla Polizia Giudiziaria, lo ha convalidato, disponendo altresì, nei confronti della donna, il divieto di dimora presso quella che era la sua abitazione, dalla quale si dovrà allontanare entro 48 ore, ed il divieto di avvicinarvisi entro il raggio di 300 mt.
Comunicato pubblicato ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti della/e persona/e indagata/e, la/le quale/i, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, è/sono da presumersi innocente/i fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.