Aprilia. Cava di pozzolana trasformata in discarica per rifiuti tossici. I nomi dei destinatari dei 15 arresti e dei 6 “divieti di dimora” notificati dalla Polizia di Stato [Video]
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LATINA | APRILIA (LT) – Sono 21 le misure cautelari emesse dal Gip presso il Tribunale di Roma a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di aver realizzato e gestito un’enorme discarica abusiva nel territorio comunale di Aprilia, zona sottoposta a vincolo idrogeologico, e di avervi sversato enormi quantitativi di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Le indagini sono state avviate nel Marzo 2016, allorquando veniva rilevato un anomalo traffico di veicoli pesanti che nottetempo percorrevano via Corta di Aprilia, diretti nell’area in cui è ubicata una cava di pozzolana dismessa da anni.
Gli investigatori del Servizio centrale operativo, della Squadra mobile di Latina e della Polizia Stradale di Aprilia hanno scoperto che in tempi recenti sono stati realizzati, internamente alla cava, ulteriori scavi nei quali venivano sversati rifiuti indifferenziati di varie tipologie, che causavano anche esalazioni nauseabonde.
Successivamente i rifiuti venivano ricoperti di terra per nascondere ad occhi indiscreti la loro presenza e per limitarne le esalazioni.
Le intercettazioni e la visione dei sistemi di videosorveglianza effettuate dalla Polizia hanno consentito di far luce sull’intero sistema di smaltimento illegale.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a gestire la discarica erano Antonino e Riccerdo Piattella (padre e figlio) con la collaborazione della moglie di Antonino, Roberta Lanari, alla quale era demandato l’incarico di incassare i soldi richiesti per lo smaltimento.
Attraverso le intercettazioni sono state individuate anche le aziende (con sedi tra le province di Roma e Latina) – operanti nel settore del recupero e dello smaltimento di rifiuti – che invece di smaltire i rifiuti secondo i canali legali, si servivano del sito gestito dalla famiglia Piattella.
L’attività illecita ha consentito sia agli smaltitori che ai conferitori, di ottenere elevatissimi profitti, dal momento che gli smaltitori hanno incassato illecitamente, e certamente senza denunciarle al fisco, ingenti somme di denaro corrisposte dalle aziende per gli sversamenti, i conferitori, invece, hanno conseguito un significativo risparmio di spesa, rispetto ai costi previsti per lo smaltimento autorizzato di rifiuti.
L’indagine ha portato anche al sequestro di società, quote societarie, fabbricati ad uso civile e industriale e terreni per svariati milioni di euro.
Sono state dunque eseguite misure cautelari in carcere nei confronti di:
Antonino Piattella, nato a Roma, 53 anni;
Riccardo Piattella, nato a Velletri, 22 anni
Roberta Lanari, nata ad Aprilia, 51 anni;
Elio detto” Mauro”Bacci , nato a Trevi nel Lazio (FR), 64 anni
Donatella Carnevale, nata a Velletri (RM), 53 anni
Catia Carnevale, nata a Velletri (RM) , 48 anni
Giampiero Bernacchia, nato a Frascati (RM), 48 anni;
Remo Sestini, nato a Roma, 51 anni;
Stefano Moreschini, nato a Roma, 59 anni;
Sante Lucidi, nato a Valle Castellana (TE) , 59 anni;
Dario Lucidi, nato ad Aprilia (LT) , 32 ani;
Riccardo Cogoni , nato ad Aprilia (LT) 28 anni;
Alberto Manzini, nato ad Aprilia (LT) 59 anni;
Antonio Martino, nato a Sant’Agata dè Godi (BN) , 52 anni;
Paolo Bonci, nato ad Albano Laziale (RM) 47 anni;
Divieto di dimora nel comune di Aprilia, Ardea e Velletri e dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. nei confronti di:
Carlo Santioni, nato a Gualdo Tadino (PG) 73 anni;
Cristineì detto Cristian” Esanu nato in Romania, 51 anni;
Aldo Puca, nato a Tearw (CE), 32 anni
Patrizio Telesca, nato ad Aprilia (LT), 36 anni;
Alessandro Papi, nato in Genzano di Roma (RM), 35 anni;
Karly Ninel OLTEANU, nato a Craiova (Romania) 33 anni.