Colleferro. Commemorazione dello “Scoppio del ’38” in due atti: al monumento ai caduti ed all’Auditorium Fabbrica della Musica

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COLLEFERRO (Eledina Lorenzon) – È stata ricordata Mercoledì 29 Gennaio, con grande partecipazione dall’Amministrazione Comunale, la più terribile delle tragedie che colpirono la nascente città di Colleferro: era il 29 Gennaio del 1938, quando si verificò lo scoppio dello Stabilimento degli esplosivi della Società Bombrini Parodi Delfino.
Un avvenimento destinato a lasciare un segno indelebile nella storia della città, dei suoi abitanti e di quelli dei paesi circostanti.

Erano le 7.40 di un freddo sabato mattina, ma con un cielo limpido come era difficile vedere, si udì un primo scoppio dovuto – si stabilirà in seguito – all’ostruzione di un montacarichi di tritolo, e le fiamme si alzarono minacciose e raggiunsero una torre di legno.
Dirigenti, tecnici ed operai intervennero prontamente cercando di arginare il fuoco che si era sviluppato, ma esso aveva già raggiunto una torre di legno alla cui base erano ammassate un gran numero di casse di tritolo: se le fiamme avessero raggiunto le casse sarebbe stata la fine.
Tutti lavorarono alacremente per cercare di portare le casse nei depositi, per spegnere l’incendio arrivarono anche i pompieri della vicina caserma inaugurata solo un anno prima.
I Dirigenti erano in dubbio se far allontanare tutti in vista di un possibile secondo scoppio, o cercare di seguitare l’opera di spegnimento per evitare che la fabbrica tutta saltasse in aria.
Non ci fu tempo di decidere, alle 8,05, dopo che molti dipendenti erano entrati in fabbrica per dare un aiuto, si verificò una seconda, terribile esplosione che scosse l’intera valle e distrusse in un istante decine e decine di vite.
Sessanta furono le persone decedute e 1.500 i feriti trasferiti negli ospedali di Anagni, Valmontone e Roma.
Una tragedia immane, impossibile da dimenticare.

La deposizione della corona d’alloro

Farmacia Comunale Colleferro ScaloFarmacia Comunale Colleferro Scalo

Nell’82° Anniversario di quel tragico giorno, il Sindaco Pierluigi Sanna, ha deposto una corona d’alloro presso il “Monumento ai Caduti dello Scoppio del 1938” in Via Latina.
Al momento solenne erano presenti rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale di Colleferro, Don Ettore, la Polizia Locale, rappresentanti dei Sindaci dei Comuni di Artena, Labico e Segni, delle Forze dell’Ordine, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, delle Associazioni Culturali, dei Comitati di Quartiere e degli studenti degli Istituti Comprensivi Margherita Hack e Don Bosco accompagnati dalle loro insegnanti.

Nel suo breve intervento il Sindaco ha ringraziato i numerosi intervenuti per la loro presenza e sottolineato come la storia di Colleferro, città fabbrica, sia stata sempre, purtroppo, caratterizzata da incidenti, e come in seguito allo scoppio si sia determinato il successivo sviluppo di tutta la normativa di sicurezza per il settore degli esplosivi in Italia.
Ha poi rivolto un pensiero a Giuseppe Sinibaldi, perito solo due mesi fa in un incidente sul lavoro presso la discarica, sottolineando la necessità ancora oggi di perseguire la prevenzione e la massima perizia nell’applicazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. (di seguito il video dell’intervento)


La proiezione del documentario di Michela Micocci sulla tragedia

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Nel tardo pomeriggio, un secondo, avvincente ed intenso incontro si è tenuto presso l’Auditorium Fabbrica della Musica, alla presenza del Sindaco Pierluigi Sanna, degli Assessori Diana Stanzani, Umberto Zeppa, Rosaria Dibiase, Sara Zangrilli e Giulio Calamita, dei Consiglieri comunali Francesco Guadagno, Agnese Rossi, Luigi Moratti, Mario Cacciotti, tantissimi i cittadini, alcuni parenti delle vittime, che hanno presenziato alla proiezione di un documentario dal titolo “Colleferro ’38. Lo stabilimento esplosivi è scoppiato” per la regia di Michela Micocci, documentarista, scrittrice e “cacciatrice di storie”, come ama definirsi, prodotto per Vision Studio, casa di produzioni audiovisive e cinematografiche di Roma.

Un documento visivo davvero esaustivo che, alle conoscenze già disponibili, ha aggiunto una serie di notizie inedite e di interviste ai parenti delle vittime.
Le ricerche sono state effettuate presso l’Archivio Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, Archivio Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Archivio della Camera di Commercio di Milano, Archivio Storico Innocenzo III di Segni, Avio, Biblioteca Comunale e Centro Documentazione di Colleferro, Corriere della Sera, Prelinger Archives di San Francisco, archivio privato di Renzo Rossi. (di seguito il video dell’intervento del Sindaco al termine della proiezione)

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Una proiezione che ha coinvolto e commosso tutti i presenti, a testimonianza di come la nostra città, ad ottantadue anni di distanza dell’evento, senta la necessità di ricordare che “quelle vittime sono nostre vittime, quei caduti sono nostri caduti”.