Colleferro. Il Liceo Scientifico Guglielmo Marconi festeggia il suo 75° anno di attività. Ne abbiamo parlato con il Dirigente Scolastico Antonio Sapone

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COLLEFERRO (Eledina Lorenzon) – Il nuovo anno appena iniziato è per la città di Colleferro un anno di grande importanza nel quale si festeggiano i 90 anni dalla proclamazione del borgo nato intorno alla fabbrica in Comune, ed altresì celebra il 75° anno di attività del Liceo Scientifico Guglielmo Marconi, istituito nel 1950.

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Abbiamo voluto ripercorrere la storia di questo importante istituto insieme al Dirigente Scolastico Prof. Antonio Sapone che ci ha rilasciato una lunga intervista per parlare del suo passato, ma soprattutto del suo presente e futuro.

• Prof. Sapone, quale ruolo ha rivestito nella storia della comunità di Colleferro dell’istituzione, sono ormai 75 anni, del Liceo Scientifico Marconi nella crescita e nello sviluppo del contesto culturale, sociale ed economico del paese?

«Ha indubbiamente rivestito un ruolo centrale in quanto il Liceo Scientifico Marconi, istituito nel 1950 anche se ci sono degli atti addirittura precedenti risalenti al 1947 e 1948 in quanto nato come liceo comunale, ha formato generazioni di studenti che sono poi diventati affermati universitari e professionisti. Sarebbe veramente lungo l’elenco di uomini e donne che, dopo aver conseguito il diploma liceale a Colleferro, aver superato gli studi universitari si sono affermati sia in campo nazionale che internazionale, nelle materie scientifiche e non solo».

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• Il Liceo G. Marconi di Colleferro compie 75 anni. È sicuramente questo il momento perfetto per fare il punto su quello che si è fatto e quello da fare nell’ottica dell’attuale situazione sia italiana, che nel contesto europeo e mondiale.

«Il nostro Liceo ogni anno guarda a se stesso cercando di capire quali sono i suoi punti di forza e quali quelli da migliorare per progredire e continuare a dare quel contributo così importante alla società, per cui ogni anno cerchiamo di consolidare gli indirizzi tradizionali del Liceo Marconi che sono il Liceo Scientifico, Classico e da qualche anno anche il Linguistico, dando all’utenza la garanzia di solidità, di certezza e di tradizione di questi indirizzi che fanno proprio della tradizione il loro punto di forza e la loro ricchezza innovandosi periodicamente nella didattica e nella metodologia restando però fedeli alla tradizione, seguendo però tutte le direttive sia a livello ministeriale che di iniziativa spontanea dell’istituto.

Siamo sicuramente all’avanguardia nell’organizzazione dei Pcto, dell’Alternanza Scuola-Lavoro perché abbiamo rapporti con una serie di Enti che forniscono ai nostri studenti strumenti importantissimi per l’orientamento universitario e per il lavoro.
Molti progetti di Pcto nascono al l’interno della scuola e vedono partnership importanti sia a livello territoriale come LazioInnova, sia a livello territoriale più ampio come per esempio le Università e vari Enti di ricerca e legati all’innovazione tecnologica che nel territorio del Lazio ci offrono questa opportunità.
Con l’Educazione Civica, che è stata introdotta da qualche anno tra gli insegnamenti di tutte le scuole, approfondiamo moltissime tematiche di grande attualità come la parità di genere o legate ai principi costituzionali così da tenere i nostri studenti al passo con i tempi.

Di recente sono state introdotte tutte una serie di tematiche legate all’orientamento, come da disposizioni ministeriali per formare gli studenti non solo nelle discipline, ma anche in quello che sarà la loro capacità di auto orientarsi per il futuro sia a livello universitario che lavorativo.

Grazie agli innovativi e recenti Pnrr siamo riusciti, sempre mantenendoci nella tradizione con forti innovazioni, a realizzare una serie di progetti importantissimi: due sono in fase di conclusione e ci hanno consentito di implementare tecnologicamente tutte le aule che sono oggi dotate di postazione informatica e schermo interattivo, sono stati anche rinnovati gli arredi, ma soprattutto abbiamo potuto riaprire i laboratori, chiusi a causa del Covid.
Una riapertura che ha visto una implementazione importantissima di strumentazione e tecnologia sia per il Laboratorio di Informatica, ma soprattutto per quello di Fisica dove si sono potuti attivare due laboratori, uno dedicato al biennio ed uno al triennio.

Un altro passo importantissimo che abbiamo sviluppato negli anni è l’introduzione di nuovi corsi : il corso Cambridge, ormai attivo da cinque anni, che consente agli studenti che si iscrivono di fare al biennio due ore in più di inglese, mentre al triennio un’ora in più in modo da consentire una maggiore pratica della lingua inglese a livello di lettura e conversazione. Grazie a questa nostra attività siamo stati insigniti della nomina di Liceo Cambridge, unico del territorio, che permette ai nostri studenti di sostenere gli esami per le varie certificazioni nella nostra sede.

Un altro corso, attivato da qualche anno, è il Liceo matematico per cui gli studenti con l’aggiunta di due ore settimanali al biennio ed una al triennio , possono approfondire le materie di matematica e fisica. Questo corso dal prossimo anno sarà ulteriormente implementato così da permettere ai nostri studenti di conseguire la Certificazione informatica Eipass – European Informatics Passport. Altra novità, dal prossimo anno, chi si iscrive al Liceo matematico lo farà in orario curricolare, in più sempre dal prossimo anno attiveremo, inserito nella programmazione didattica mattutina, un corso Coding e Big data, finalizzato soprattutto alla programmazione informatica.
Restano comunque attivi anche i corsi pomeridiani per chi non si iscrive alla programmazione mattutina che quest’anno siamo riusciti a fare gratuitamente grazie ai contributi Pnrr.

Una particolare attenzione è rivolta al corso Stem, acronimo di Science, Technology, Engineering e Mathematics, che, a livello europeo, è rivolto in modo particolare alle ragazze per accrescere la partecipazione femminile nei percorsi di studio e nelle carriere professionali che riguardano tali discipline.
Resta inteso che gli studenti che non aderiscono a tali progetti possono decidere di seguire i corsi tradizionali con una didattica comunque innovativa ed adeguata ai tempi.

Tengo a precisare che non esistono materie ostiche, mi riferiscono specialmente al latino e greco il cui insegnamento si è molto innovato, ribadendo che una scuola non si sceglie per sottrazione , ma per il complesso di formazione che riesce ad impartire, per l’ambiente formativo e le opportunità informative che offre e gli insegnamenti che vengono impartite.
Ogni materia può presentare difficoltà e risultare ostica, ogni materia presenta il suo grado di difficoltà e di utilità. Siamo un liceo in grado di dare una formazione di base solida e completa, creando una osmosi tra le discipline per cui è indispensabile studiare sia quelle che, nella nostra mente, ci danno un riscontro immediato come scienze e matematica, ma anche materie come latino e greco che fanno da interscambio tra le materie che si ritengono più utili».

• Quali sono stati i passaggi chiave del Liceo nel trasformarsi da scuola di riferimento di una classe medio borghese a scuola eterogenea e strumento di crescita di tutti gli studenti e studentesse indipendentemente dalla propria estrazione sociale?

«Grazie per la domanda che ritengono importantissima, perché la caratteristica di questo liceo è l’accoglienza e l’inclusività, per cui ormai non esiste più il fatto che, a secondo della classe sociale, ci si rivolge ad un tipo di istruzione superiore piuttosto che ad un’altra, anche il liceo è aperto all’ingresso e alla partecipazione di tutti i ragazzi e le ragazze indipendentemente dalla provenienza e le assicuro che in questo liceo ci sono situazioni di tutti i tipi sia dal punto di vista economico, sociale, culturale, della provenienza familiare ed etnica, religiosa.

Abbiamo numerosi studenti e studentesse stranieri, accompagnati nel loro percorso anche con corsi di italiano a loro dedicati per consentire e facilitare il loro inserimento nelle migliori condizioni.

Voglio sottolineare soprattutto il “benessere” con cui vivono questa realtà scolastica gli studenti con difficoltà, non solo con riferimento agli studenti con handicap, anche se l’incidenza percentuale nella nostra scuola non è molto alta, ma è alta la presenza di studenti con disturbi specifici dell’apprendimento come disgrafia, dislessia, discalferia ed altro.
Abbiamo tutto un sistema che ci permette di prenderli in carico già al momento del ricevimento della documentazione di iscrizione da parte delle scuole medie, attivando tutta una serie di interventi da parte dei Consigli di Classe per fare in modo che questi ragazzi possono inserirsi proficuamente nel contesto della classe e possano avere risultati buoni a livello di successo formativo.

Devo dire che, per una serie di circostanze, in questa scuola si crea un ambiente di suo accogliente, non dovuto solo al Dirigente scolastico che pone in essere tutta una serie di strumenti perché questo avvenga, non è soltanto il singolo docente o il Consiglio di Classe, che nella loro professionalità si attrezzano per rendere inclusiva la scuola, ma si viene a creare nella scuola un ambiente, anche a livello studenti, che è molto proficuo ai fini dell’insegnamento. Non ho nessuna difficoltà a dire che fenomeni di bullismo sono assolutamente marginali, quasi inesistenti e facilmente superabili grazie soprattutto ad un rispetto delle regole che tutti conoscono e che dando vita ad un ambiente di accoglienza, di inclusione che prescinde dagli interventi sia del Dirigente che dei Docenti».

• Negli anni ’70 il Liceo sperimentò, tra le prime scuole in Italia, l’insegnamento della Lingua russa, segno di fiducia nel futuro e apertura alla novità, oggi con i nuovi indirizzi classico e linguistico quella intuizione diventa strutturale, cosa rappresenta per lei la creazione di un polo così complesso nell’offerta didattica?

«Per me rappresenta un successo personale e dell’istituzione scolastica. Quando sono arrivato in questa scuola, nel 2010, già la sperimentazione delle lingua russa era terminata, ma esistevano due corsi sperimentali una di francese ed una di spagnolo, poi abolite a seguito della Riforma Germini. Personalmente da subito ho provato a battermi per mantenere questi indirizzi ed avere un Liceo Linguistico, cosa che si è poi realizzata grazie anche al sostegno dell’Amministrazione Comunale e della Regione Lazio.
Vogliamo inoltre evidenziare come tra i corsi del pomeriggio sie ne è attivato uno di lingua tedesca, grazie alla disponibilità di una docente di madre lingua tedesca, così come si tengono laboratori artistici che hanno permesso la realizzazione di fantastici mandala, uno dei quali è stato donato, nel dicembre scorso, ai bambini del Policlinico Gemelli.
Una scuola, nonostante la visione esterna non ottimale, decisamente accogliente, capace di trasmettere serenità, una scuola nel solco della tradizione ma rivolta all’innovazione!».

• In Italia molti licei subiscono occupazioni da parte degli studenti, qual’è il suo pensiero a riguardo

«L’occupazione scolastica naturalmente non può trovarmi d’accordo, anche se posso comprendere che alla base di un’occupazione possono esserci motivazioni comprensibili da parte degli studenti, ma per esperienza, sia indiretta che diretta, molto spesso queste motivazioni di base vengono travisate e strumentalizzate e purtroppo dobbiamo fare riferimento anche a fatti di cronaca che registrano intrusioni ed atti vandalici da parte di elementi esterni, a danno degli istituti occupati. Questo non significa che io pensi che gli studenti siano violenti, ma spesso vengono ad innestarsi situazioni che sfuggono al controllo degli stessi studenti. Bisognerebbe trovare canali di dialogo tra gli studenti e le Autorità per affermare le proprie idee e rivendicazioni, senza ricorrere all’occupazione che per i suoi riflessi negativi lasciano molto perplessi».

• Gli open day sono oggi una realtà ben consolidata, secondo Lei offrono agli studenti delle scuole medie impegnati nella scelta del percorso di studi da proseguire valide prospettive di scelta

«Io le dico di sì, perché durante gli “open day” la nostra scuola organizza una serie di iniziative ed attività per presentare, a cura sia dei docenti che degli studenti stessi, oltre al piano di studi anche le attività correlate.

Da diversi anni abbiamo attivato l’iniziativa “liceale per un giorno” dove, attraverso una prenotazione, lo studente delle scuole medie , può seguire le lezioni in classe e partecipare ad attività varie per entrare nel vivo della vita scolastica.

Abbiamo altresì attivato dei concorsi come ad esempio “Lingue in viaggio” finalizzato alla conoscenza dell’insegnamento delle lingue straniere, un “Certamen tra l’antico e moderno” per incoraggiare la vicinanza al greco e latino, o anche attività relativi ai giochi di logica per introdurre gli studenti alla conoscenza delle materie scientifiche, oltre ad un torneo di pallavolo “Una rete verso le medie” che si disputa tra alunni delle scuole medie e liceali, offrendo quindi un’ampia prospettiva della didattica e delle attività del nostro istituto».

• Il progetto di digitalizzazione rappresenta un aspetto importante per il futuro non solo in termini gestionali, ma anche di didattica per gli studenti sempre più connessi e proiettati in un futuro in cui la tecnologia riveste un ruolo determinante, a che punto siamo nel Liceo Marconi

«Con la digitalizzazione nel nostro Liceo siamo a buon punto, non solo in riferimento alla didattica, ma anche all’amministrazione della scuola. Siamo una delle poche scuole ad aver digitalizzato l’intero archivio cartaceo che, come è ben comprensibile, per una scuola con 75 anni di attività rappresenta una mole consistente. Oggi grazie alla digitalizzazione possiamo accedere con facilità ad eventuali documentazioni richieste da parte dell’utenza.
Riteniamo infatti che il buon funzionamento di un istituto dipenda anche da un’amministrazione snella in grado di dare risposte precise e veloci».

• Un altro argomento importate per la scuola è la sicurezza, al Liceo Marconi come viene affrontata questa tematica

«Al Liceo Marconi questa tematica riveste grande importanza con un’organizzazione finalizzata alla sicurezza in cui la scuola investe grandi risorse sia economiche che sulla formazione del personale , in rispetto alla legge 81 del 2008, che prevede tutta una serie di regole che impone obblighi di formazione del personale sia docente che ATA. Abbiamo inoltre tutta una serie di attività di formazione rivolta ad attività specifiche come la Squadra antincendio che ha ricevuto una formazione con rilascio di attestazione dai Vigili del Fuoco, la Squadra di Pronto Soccorso, il Dirigente Scolastico ed i collaboratori, i preposti, ossia quei docenti che hanno a che fare con i Laboratori, ecc. ecc.
Sulla sicurezza cerchiamo di individuare attentamente tutti gli eventuali punti di criticità dovessero presentarsi ed intervenire prontamente. Naturalmente è necessario tenere presente che la struttura delle scuole superiori è di proprietà della Città Metropolitana di Roma Capitale, quindi ai fini della sicurezza è indispensabile la sua collaborazione, che c’è, che risponde, ma naturalmente con i limiti di un’amministrazione molto vasta».

• Lei che ha un punto di vista privilegiato sugli adolescenti che fotografia ci può restituire e quale deve essere il ruolo dei genitori e dei docenti all’interno della scuola?

Personalmente per come li conosco i giovani di questa generazione ha bisogno di attenzione, di essere seguita ed ascoltata, perché hanno molte cose da dire. Certo si trovano in un momento storico dove mancano certezze, anche a livello globale, politico e nazionale, adesso è tutto mutevole in maniera rapidissima e mancando quelle certezze che hanno caratterizzato le generazioni precedenti si trovano in grandi difficoltà.
Possiamo affermare che In questa scuola gli studenti, grazie anche all’attenzione dei docenti nei loro confronti e di un ambiente scolastico capace di offrire punti di riferimento e le risposte che cercano, così da vivere in maniera abbastanza serena la loro età e la loro adolescenza.

Le famiglie svolgono un ruolo importante di presenza, sono per lo più sufficientemente collaborative con la scuola, anche se non posso dire che non esistano fenomeni di opposizione delle famiglie nei confronti delle scelte della scuola, anche se marginali. In linea di massima il ruolo e la funzione educativa di accompagnamento che la scuola svolge nei confronti dei loro figli viene riconosciuta, probabilmente perché vedono in questa istituzione scolastica un’impronta, una traccia di coerenza nello sviluppo dell’attività quotidiana. I docenti dal canto loro hanno un comportamento lineare, sanno riconoscere il merito, sanno individuare quali sono le carenze, quali i punti di forza degli studenti, quindi in linea di massima c’è il riconoscimento della scuola da p arte delle famiglie.

• Qual’è la sfida più toccante ed avvincente che ha dovuto affrontare in questa scuola

«La sfida è quotidiana, in quanto ogni giorno ci sono una serie di problemi, di contraddizioni anche piccoli conflitti da risolvere ed il Dirigente scolastico deve mantenere sempre un equilibrio, un equidistanza anche quando si devono risolvere problematiche critiche o conflittuali, cercando di superare queste situazioni e mantenere un ambiente quanto più possibile collaborativo.
Sicuramente l’impegno per il trasferimento del Classico da Segni a Colleferro e l’istituzione del Liceo Linguistico sono stati passaggi fondamentali per la mia carriera di Dirigente Scolastico, anche grazie alla collaborazione dell’Amministrazione e del Sindaco Sanna».

• Settantacinque anni sono una bella età, quale il suo augurio a questo istituto.

«Riprendo quanto detto all’inizio di questa nostra chiacchierata, di saper coniugare la tradizione ormai consolidatissima con settantacinque anni di successi, una tradizione che non è essere legati al passato ma riconosce nel passato i contributi che può dare al presente, una tradizione legata all’innovazione e l’apertura a nuove prospettive. In quest’ottica tengo ad informare che dal prossimo anno scolastico il liceo Marconi effettuerà la settimana corta con la riprogrammazione delle ore scolastiche del sabato su cinque giorni».

Non possiamo che augurare buon anniversario al Liceo G. Marconi di Colleferro che Sabato 25 Gennaio alle ore 16.30, patrocinata dal Comune di Colleferro, terrà una “Giornata celebrativa del 75° anniversario dalla sua istituzione” a cui la cittadinanza tutta è invitata. Per l’occasione Poste Italiane emetterà un annullo filatelico speciale. Durante l’evento si potrà visitare una mostra di materiali didattici d’epoca del Liceo.