Colleferro. Il testo integrale della “carta dei valori” della “discordia”. L’IdV non l’ha firmata. Pierluigi Sanna sì…
COLLEFERRO (RM) – Come i nostri affezionati lettori ricorderanno, in occasione dell’incontro che abbiamo convenzionalmente definito il tavolo 4 del (centro)sinistra •>, i rappresentanti dei partiti “seduti” sono stati invitati a sottoscrivere un documento-accordo che imponeva determinate regole. In quel contesto l’IdV “sfilava” la propria sedia dal tavolo, ma non altrettanto faceva Pierluigi Sanna, rappresentante di “Ripartiamo per Colleferro”, e candidato alle primarie egli stesso.
Finalmente siamo venuti in possesso di “quel documento”, che è stato denominato “carta dei valori”, e che pubblichiamo integralmente di seguito.
«Dopo vent’anni ininterrotti di governo della città di Colleferro, il centrodestra locale è franato a causa delle sue stesse contraddizioni. La mancanza di una visione politica complessiva e di una dialettica interna virtuosa tra le diverse e disgregate forze politiche della maggioranza di centro-destra, ha fatto emergere in maniera evidente come le decisioni amministrative fossero sempre frutto di mediazioni rispondenti ad esigenze di tipo personale più che di interesse generale della città.
A causa della mancanza di una guida autorevole, Colleferro nel corso degli anni ha perso progressivamente la sua centralità rispetto al territorio e la sua autorevolezza nei rapporti con gli enti superiori, tanto che la nostra città è stata costretta a subire una serie di scelte senza opporre resistenza e senza aprire né un tavolo di trattativa né di contrattazione strategica insieme ai comuni limitrofi. Non solo, l’assenza di una politica industriale locale ha esposto Colleferro allo sfruttamento del territorio e delle risorse umane da parte di multinazionali che a fine profitto sono andate via lasciando centinaia e centinaia di lavoratori senza occupazione determinando delle vere e proprie emergenze nel tessuto sociale e uno scollamento sempre più evidente nella popolazione.
L’assenza totale di una solidarietà amministrativa ha infine mutato il volto della città, sempre più sola e sempre più in balia delle difficoltà.
Per questo il 2015 può e deve essere l’anno in cui Colleferro cambia la direzione del suo destino. Le elezioni amministrative di maggio sono dirimenti per il futuro della nostra città. Ma per cambiare una città è soprattutto necessario cambiare la cultura che la governa, per questo noi ci poniamo come reale e unica alternativa.
Noi, forze politiche e civiche, democratiche e progressiste di Colleferro, che ci riconosciamo nella Costituzione repubblicana e in un progetto di società fondata sui valori di libertà, uguaglianza, giustizia, antifascismo, progresso, solidarietà e pari opportunità, vogliamo dare alla città una vita nuova. Per questo è necessario assumere una identità di coalizione fondata sulla condivisione di quei valori che devono essere per noi i principi ispiratori e le linee guida per l’azione politica e programmatica.
Perché l’azione politica sia innovativa e di concreto cambiamento, la natura della colazione deve avere una propria definizione, con elementi di alto profilo e di provenienza affine alla nostra.
Con una alleanza leale e definita nei suoi soggetti, tutti riconducibili all’interno del centro-sinistra, per storia personale e percorsi pregressi, ci impegniamo a candidarci alla guida della nostra città. Anche se l’amministrazione di centro-destra ha terminato la sua legislatura in anticipo perché alcuni esponenti della maggioranza hanno con l’opposizione sottoscritto le dimissioni, questo fatto non alleggerisce le responsabilità politiche di chi nel corso degli anni ha rivestito ruoli istituzionali e politici di primo piano nelle amministrazioni di centro-destra, occupandosi attivamente della cosa pubblica e quindi condividendo a pieno le linee di quel percorso politico.
Non possono quindi trovare una nuova casa nella nostra coalizione.
Importante inoltre per dimostrare la serietà della nostra proposta mantenere un profilo fortemente identificabile, senza compromessi al ribasso che oltre a non avere alcuna motivazione politica, verrebbero bocciate dai cittadini di Colleferro che si aspettano da noi un’alternativa vera.
Essere coalizione di centro-sinistra che si propone alla città con un progetto moderno di cambiamento è l’unico modo per poter chiedere un’apertura di credito anche a quella parte di elettorato che non ci ha mai scelto.
E’ l’espansione nell’elettorato tradizionalmente di destra sulla base della nostra proposta politica e programmatica ciò che può e farà la differenza, no l’allargamento di una colazione a soggetti di destra. Il nostro deve rimanere il tavolo del centro-sinistra aperto a movimenti vicini a questa sensibilità e non “una tavolata”.
L’alto profilo che desideriamo imprimere a questo percorso, fonda la sua legittimità e riceve dai cittadini l’investitura democratica, proprio attraverso lo svolgimento delle primarie, che restituiscono così agli stessi, il ruolo attivo di soggetti coinvolti direttamente nell’esercizio del potere elettivo.
Il candidato scelto dalla volontà popolare riceverà così sostegno leale e partecipa alla coalizione.
Questa alleanza che stringiamo tra noi, deve essere portata avanti fino in fondo, fino alle elezioni di maggio, indipendentemente dall’esito delle primarie».
Nel frattempo Sabato 7 Febbraio è scaduto il termine ultimo per le candidature alle primarie. Confermati i due candidati annunciati: Diana Stanzani (Pd), Pierluigi Sanna (Ripartiamo per Colleferro) •>.
Giulio Iannone