Colleferro. Insediamento del neoeletto Consiglio Comunale. Quando? Con chi? Come sarà composta la nuova Giunta?
COLLEFERRO – Prima di addentrarci in alcune considerazioni sull’esito del voto del 20-21 Settembre a Colleferro, ricordiamo qui alcune norme che regolano tempi e modalità dell’insediamento del Consiglio comunale, della nomina degli assessori ed altro ancora.
Ricordiamo subito che, stando a quanto previsto dalla normativa vigente e dallo statuto del Comune di Colleferro, il numero massimo di assessori deve essere pari ad un quarto del numero dei Consiglieri comunali più il sindaco, con arrotondamento all’unità superiore.
Nel caso di Colleferro dunque 16 consiglieri più il Sindaco consentono di poter nominare una Giunta comunale costituita da massimo 5 assessori più il Sindaco.
(Non 7 come ancora riportato nello Statuto del Comune di Colleferro pubblicato sul sito istituzionale).
Sempre secondo quanto prescritto dalla normativa vigente, e recepito dallo Statuto comunale, il Sindaco deve convocare la prima adunanza del Consiglio comunale entro 10 giorni dalla proclamazione degli eletti ed il giorno dell’adunanza deve essere fissato nel termine di 10 giorni dalla convocazione (“atto dovuto” lo definisce lo Statuto).
Nel caso specifico quindi la seduta di insediamento del Consiglio comunale dovrà essere convocata entro Mercoledì 7 Ottobre, e fissata entro Sabato 17 Ottobre.
La presidenza della seduta di prima adunanza compete al Consigliere anziano (s’intende il consigliere comunale più votato) – in questo caso Giulio Calamita – fino al momento dell’elezione del presidente dell’assemblea.
Nella sua prima seduta il Consiglio provvede alla convalida dei consiglieri eletti e del Sindaco – che presta giuramento davanti al Consiglio comunale – e giudica delle eventuali cause di ineleggibilità e di incompatibilità dei consiglieri comunali ai sensi delle leggi dello Stato, disponendo, le eventuali surroghe.
Dopo la convalida degli eletti, il Consiglio procede alla elezione, con votazioni separate, nel proprio seno, di un presidente e di un vice presidente.
Tutto avviene in seduta pubblica ed a voto palese.
Al comma 2 dell’art. 27 dello statuto comunale si legge poi: «Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui un Vice Sindaco, e ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva alla elezione unitamente alla proposta degli indirizzi generali di governo».
Si consideri che nel caso un consigliere eletto accetti la nomina ad assessore da parte del Sindaco, tale consigliere dovrà dimettersi dalla carica di consigliere lasciando il seggio al primo candidato non eletto della sua lista.
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Tutto ciò premesso addentriamoci ora nell’analisi del voto espresso dai colleferrini.
Fermo restando che la vittoria bulgara del confermato Sindaco Pierluigi Sanna, nella composizione della squadra di governo, sarà quanto mai “libera”, alla luce del fatto che con 13 Consiglieri comunali su 16 – estremizzando – Sanna potrebbe farne a meno di 5, la logica politica opportunamente gestita offre la possibilità di considerare alcune ipotesi di Giunta.
Chiariamo subito che si tratta di “fantapolitica”, nel senso che le ipotesi avanzate sono frutto di valutazioni strettamente legate ai numeri, e non sempre corrispondenti alla realtà né bilanciate da valutazioni politiche che certamente non possono essere fatte dalla Stampa…
In primo luogo diamo un’occhiata al risultato elettorale vero e proprio.
“Ripartiamo per Colleferro” è il primo partito, ed il suo “capolista”, Giulio Calamita è di gran lunga il candidato Consigliere più votato (1035 preferenze). Le preferenze espresse ai candidati della lista sono state 4081, mentre i voti di lista sono stati 2809, che sono valsi 5 consiglieri comunali.
È la lista che più di qualsiasi altra ha capitalizzato le preferenze ai consiglieri comunali: la stragrande maggioranza delle schede con la croce sul suo simbolo, infatti, riportavano preferenze espresse a due candidati.
Il “Partito Democratico” è il secondo partito: ha raccolto quasi 1800 voti di lista (1796) ma paradossalmente solo 1437 preferenze espresse ai candidati consiglieri, a fronte di un potenziale di oltre 3500 preferenze (se ogni elettore che ha messo la croce sul simbolo del Pd avesse espresso le due preferenze a candidati specifici). È una delle liste che meno ha capitalizzato le preferenze ai consiglieri comunali. Mentre, molto probabilmente, è quella che più di altre ha capitalizzato la posizione di prima lista sulla scheda elettorale ad appoggiare il Sindaco (stra)vincente.
La lista prende tre consiglieri comunali, nessuno dei quali raggiunge le 300 preferenze.
Andando avanti con la classifica delle liste, va evidenziato che prima vengono tutte e 5 le liste che sostenevano la candidatura di Pierluigi Sanna a Sindaco, poi le altre.
Quindi al terzo posto troviamo “Il Castello” con 1617 voti di lista e 1736 preferenze ai candidati. Esprime due consiglieri comunali, con il primo dei votati (ed il secondo in assoluto), Marco Gabrielli, che prende più del doppio del secondo in lista.
A seguire, la quarta piazza spetta ad “Insieme per i Cittadini”, la cd Lista Gialla, con 1829 preferenze espresse e 1518 voti di lista che le valgono 2 consiglieri comunali. Quarta piazza, nella classifica generale dei consiglieri, anche per il suo candidato più votato, Sara Zangrilli con 557 preferenze.
Al quinto posto troviamo l’ultima lista che sosteneva la candidatura di Sanna, “La Città”, che ottiene 1047 voti di lista e 1246 preferenze espresse. Tra queste ultime la quota maggiore (385 voti) è appannaggio di Emanuele Girolami che sarà anche l’unico consigliere comunale espresso dalla lista.
Passando ora alle rimanenti coalizioni/liste che si sono presentate alle elezioni del 20/21 Settembre, il primo partito è “Fratelli d’Italia” che raccoglie 1012 voti di lista (il doppio rispetto al 2015) e 1294 preferenze espresse.
Tra le liste delle coalizioni perdenti, è l’unica ad esprimere un Consigliere comunale, Fabio Patrizi con 266 preferenze.
Volendo completare l’area di centrodestra – così come individuata a livello nazionale – la “Lega” ottiene 717 voti di lista (oltre 4 volte più del 2015) e 780 preferenze ai consiglieri, “Forza Italia” non va oltre 608 voti di lista (meno della metà del 2015) e 472 preferenze ai consiglieri.
L’area complessivamente esprime 3 consiglieri: oltre a quello già evidenziato, siederanno sugli scranni dell’aula consiliare anche i candidati sindaco non eletti Rocco Sofi e Mario Cacciotti.
La lista civica “Impegno Comune”, presente anche alle precedenti elezioni comunali, dimezza i propri voti. “Amo Colleferro” e “Progetto Popolare” fanno registrare complessivamente poco più di 200 voti.
Gli ultimi due candidati sindaco, ciascuno sostenuto da una sola lista, complessivamente non arrivano al 3% dei voti. Si evidenzia che il “Movimento 5 Stelle”, che nella scorsa tornata elettorale per le elezioni comunali aveva ottenuto 907 voti di lista, in questa ne raccoglie meno di un quarto (220). Solo 86 voti di lista per il “Movimento Democrazia Sociale”.
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Premesso tutto ciò – e con uno sguardo ai numeri in fondo all’articolo [qui •>] – andiamo a valutare alcune ipotesi riguardo la compagine governativa che guiderà la città.
Impossibile in questa fase prevedere quali deleghe assessorili avranno, ma è verosimile ipotizzare che gli assessori saranno: Giulio Calamita, Marco Gabrielli, Francesco Guadagno, Sara Zangrilli e Diana Stanzani, almeno a giudicare dalle preferenze ottenute, e dal risultato ottenuto dalle rispettive liste di appartenenza.
Altro “quid” sarà rappresentato dalla carica di Vicesindaco (che comunque andrà ad uno degli assessori – ipotizziamo Giulio Calamita) e quella di Presidente del Consiglio comunale (probabilmente destinato ad Emanuele Girolami), ed – in un secondo momento – la presidenza delle commissioni consiliari permanenti.
Quanto alle deleghe, è verosimile ipotizzare che il Sindaco continuerà a mantenere quella alla Cultura, ma è anche possibile che le deleghe non restino “impacchettate” come nella precedente consiliatura, così come sarà sempre possibile assegnarne alcune a consiglieri comunali di maggioranza esterni alla Giunta (anche se questa possibilità non è prevista dallo Statuto comunale).
Queste ultime valutazioni spettano al Sindaco Sanna in funzione anche degli equilibri politici e difficilmente saranno rese note prima della citata seduta del Consiglio comunale.
Anzi, a rigor di normativa, le deleghe potrebbero essere assegnate anche successivamente, così come l’improbabile mancata approvazione del programma di governo non equivale ad una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco e non ne impedirebbe l’esercizio delle funzioni.
ELEZIONI COMUNALI COLLEFERRO 20-21 SETTEMBRE 2020
Consiglieri eletti (e relative preferenze) secondo la ripartizione coalizione per coalizione e lista per lista
“Ripartiamo per Colleferro”
Calamita Giulio 1035
Guadagno Francesco 575
Zeppa Umberto 427
Siniscalchi Benedetta 365
Renzi Anna Maddalena 411
“Partito Democratico”
Stanzani Diana 285
Tapurali Daniele 251
Vincenzo Stendardo 226
“Il Castello”
Gabrielli Marco 607
Vitelli Francesco 235
“Insieme per i cittadini” Lista Gialla
Zangrilli Sara 557
Gangemi Lorenzo 228
“La Città”
Girolami Emanuele 385
“Fratelli d’Italia”
Patrizi Fabio 266
Sindaci non eletti aventi diritto ad un seggio ciascuno
Rocco Sofi
Cacciotti Mario
Consiglieri eletti in ordine secondo le preferenze ottenute
MAGGIORANZA
Calamita Giulio 1035
Gabrielli Marco 607
Guadagno Francesco 575
Zangrilli Sara 557
Zeppa Umberto 427
Renzi Anna Maddalena 411
Girolami Emanuele 385
Siniscalchi Benedetta 365
Stanzani Diana 285
Tapurali Daniele 251
Vitelli Francesco 235
Gangemi Lorenzo 228
Vincenzo Stendardo 226
MINORANZA
Patrizi Fabio 266
Sindaci non eletti aventi diritto ad un seggio ciascuno
Rocco Sofi
Cacciotti Mario
Classifica, voti di lista e preferenze espresse ai candidati Consiglieri, per coalizione
SANNA
1) Ripartiamo per Colleferro 2809 – 4081
2) Partito Democratico 1796 – 1437
3) Il Castello 1617 – 1736
4) Insieme (Lista Gialla) 1518 – 1829
5) La Città 1047 – 1246
SOFI
6) Fratelli d’Italia 1012 – 1294
7) Lega 717 – 780
9) Impegno Comune 233 – 246
CACCIOTTI
8) Forza Italia 608 – 472
11) Amo Colleferro 138 – 81
13) Progetto Popolare 71 – 87
CAPUANO
10) M5S 220 – 119
GIUFFRÈ
12) Mov. Dem. Sociale 86 – 46