Colleferro. Presentato alla Biblioteca comunale Riccardo Morandi il libro “La Resistenza delle Donne” di Benedetta Tobagi
COLLEFERRO (Eledina Lorenzon) – È stato presentato, Sabato 11 Febbraio, nella splendida Biblioteca Riccardo Morandi di Colleferro, affollatissima in ogni ordine di posti disponibili, il nuovo libro di Benedetta Tobagi dal titolo “La Resistenza delle donne”, edito da Einaudi.
Presenti insieme all’autrice, il giornalista e conduttore televisivo Marco Damilano, il Sindaco Pierluigi Sanna, l’Assessora alle Politiche di genere, la Presidente della sezione Anpi di Colleferro, Amalia Perfetti e rappresentanti delle sezioni Anpi Labico “Raffaele Aversa e Camilla Ravera”, Anpi Palestrina, Anpi Zagarolo “Antonio Fabrini”, Anpi Frosinone, Anpi Provincia di Frosinone, Anpi Cassino, Anpi Terracina.
Un saggio che racconta una storia emozionante, forte ed intensa, tutta coniata al femminile, dedicata alle donne che furono protagoniste della Resistenza contro il fascismo ed il nazismo prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita! Storie di donne dimenticate, recuperate dalla polvere dell’oblio che tornano a nuova vita, testimonianza di sofferenza e di dolore, ma anche di un incrollabile desiderio di libertà. Grande merito di questo libro, tutto da leggere, è non soltanto la lotta di resistenza delle partigiane, ma soprattutto il porre in evidenza quella che fu la guerra di liberazione personale delle donne, inizio di un difficile percorso fatto di lotte e battaglie affrontate nel tempo per la costruzione di un mondo migliore, in cui il tema dei diritti umani potesse essere vissuto nella sua massima estensione.
Un libro che è anche un album fotografico grazie alle tante foto, ben 145, che Benedetta Tobagi ha raccolto in decine di archivi, una ricerca capillare per rappresentare momenti di vita delle partigiane, donne e ragazze che consapevolmente e con determinazione intrapresero la lotta partigiana, ben consapevoli del pericolo a cui andavano incontro nel caso di cattura: torture, stupri e la morte.
Un incontro aperto dall’intervento del Sindaco Pierluigi Sanna che ha ringraziato gli illustri ospiti e la locale sezione “La Staffetta Partigiana” dell’Anpi per aver organizzato, in collaborazione con la Biblioteca Comunale e la Libreria CC Catena, un evento di così grande importanza dal punto di vista storico e culturale.
«Siamo onorati di avervi qui in questo luogo recuperato della nostra città, il luogo del cuore dove si sono formate generazioni e generazione di studenti che poi hanno lavorato in fabbrica, questi erano infatti i vecchi laboratori dell’Ipia, una grande parte della nostra storia operaia è partita da questi luoghi e ci fa particolarmente piacere che oggi siano luoghi di approfondimento. dove soprattutto i giovani riescono a trovare accoglienza e studiare».
Amalia Perfetti nel suo breve intervento ha esordito con una frase di Antonio Gramsci “Piantate semi per il futuro”, sottolineando la necessità di non disperdere la memoria del nostro passato ed esortando tutti, soprattutto i giovani ad impegnarsi nel tramandare, anche attraverso la narrazione, delle donne e degli uomini che con il loro sacrificio hanno fatto della nostra Italia un paese libero.
Poi è iniziato l’appassionante dialogo tra il giornalista Damilano e l’autrice che ha posto in evidenza come le donne, pur “senza nessuno alle spalle” seppero essere protagoniste nella Resistenza acquisendo così una consapevolezza totalmente nuova del loro ruolo nella società, punto di partenza per il cambiamento.
Vero è che a guerra finita la resistenza delle donne è stata a lungo taciuta e non ha avuto il giusto riconoscimento, delle migliaia e migliaia di donne che parteciparono, solo 19 furono insigne di medaglie d’oro al valore per le loro azioni durante la resistenza. Tranne qualche rara eccezione, fu soltanto dagli anni novanta che fu data visibilità, grazie anche al lavoro di molte storiche, alle donne che parteciparono alla resistenza e molte di loro iniziarono a dare testimonianza della loro militanza, scrivendo libri e concedendo interviste. La resistenza al femminile è stata così conosciuta e valorizzata.
A chiudere l’interessante incontro è stato l’intervento dell’Assessora Diana Stanzani che ha sottolineato come questo libro non sia solo femminile o femminista, ma soprattutto umano ed apra a tantissime riflessioni su quelli che sono temi fondamentali quali il rispetto delle persone, la giustizia sociale e la libertà e come sia stata particolarmente colpita da una sezione del libro dedicata alla “cura dei morti” perché durante la lettura venivano all mente le immagini della guerra in Ucraina.
«Queste nostre donne resistenti, queste nostre sorelle, coloro le quali ci hanno preceduto negli anni quaranta sono ancora vive, adesso, oggi 11 Febbraio, a Kiev o in qualsiasi altro posto in cui si stia facendo la guerra».
Un libro dedicato “A tutte le antenate”, da leggere per riallacciare i fili della memoria, “un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite”.
Un libro assolutamente da leggere!