Colleferro. Tantissimi partecipanti al Concorso artistico dedicato a Dante Alighieri. I Vincitori

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COLLEFERRO (Eledina Lorenzon)Sabato 26 Febbraio, presso la Sala A. Ripari di Colleferro, si è tenuta la Cerimonia di Premiazione del Premio Artistico omaggio alla figura di Dante Alighieri indetto dal Comune di Colleferro per rendere omaggio al grande poeta, in occasione del settimo centenario della sua morte, evento rimandato a causa della forte impennata dei casi di Covid a livello nazionale.

I partecipanti, esclusivamente cittadini residenti nel Comune di Colleferro, dovevano, come previsto dal bando, elaborare un’opera artistica bi o tridimensionale, anche attraverso l’utilizzo di mezzi informatici, che proponesse personaggi, situazioni o ambientazioni liberamente tratti dalla Divina Commedia.

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In una sala affollata di pubblico, pur nel rispetto rigoroso delle norme anti-Covid, è stata allestita la mostra delle numerose opere in concorso, di grande interesse artistico, creando un’autentica e magica atmosfera culturale. Molte anche le opere presentate da giovanissimi artisti, veri appassionati dell’arte e del sommo poeta.

Erano presenti il Sindaco Pierluigi Sanna, il Consigliere Luigi Moratti ed i Componenti la Giuria Prof.sse Gisa Messina ed Ilaria Proia ed il Prof. Domenico Narducci.

Nel suo intervento il Sindaco Pierluigi Sanna ha espresso, dopo i saluti rivolti ai presenti ed ai ringraziamenti a quanti hanno partecipato all’ottima riuscita dell’iniziativa, la sua soddisfazione per l’elevato numero dei partecipanti e per la buona qualità delle opere presentate.
Un pensiero lo ha poi rivolto al tragico momento che stiamo vivendo con la guerra in ambito europeo che ha visto la Russia invadere l’Ucraina, ricordando come l’esperienza della guerra segnò profondamente Dante che ne accennò persino nel suo capolavoro, la Divina Commedia.
La speranza è che attraverso il dialogo e la diplomazia si trovi la via per tacitare le armi ed evitare ulteriori vittime. In conclusione ha espresso gratitudine a coloro che si impegnano nell’arte in tutte le sue sfaccettature “perché ci rende orgogliosi e particolarmente felici”.
Ha fatto poi omaggio ai componenti la giuria, ringraziandoli per il loro non facile impegno, del libro di Aldo Cazzullo “Il posto degli uomini – Dante in Purgatorio dove andremo tutti”.

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I VINCITORI

1° Premio Marco Polo Rivera Delgado con l’opera “Ode a Stazio” (olio su tela);
Motivazione: Nel Purgatorio un’aerea scalinata viene ad occupare principalmente la scena sulla quale insistono le figure fortemente plastiche dei tre poeti Dante, Virgilio e Publio Papinio Stazio, come ad elogiare la virtù della poesia che permette agli eletti di redimere la propria anima. Sul lato sinistro è presente, in un alogia di rimandi tra Inferno e Purgatorio, tra dannati e penitenti, un dinamico ed equilibrato gioco di volumi scandito da grandi sfere che anime votate alla sofferenza la sostengono faticosamente. Buona la resa cromatica del dipinto, dovuta all’impiego di evidenti contrasti chiaroscuri che conferiscono all’impianto spaziale un avvolgente ritmo ascensionale e caratteri di illusoria profondità.

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2° Premio a Nasia Masini con l’opera “Lo Smarrimento” (matita su cartone);
Motivazione: Un intricato sfondo nel quale albergano varietà di piante che costituiscono lo scenario naturale ideato da Dante nel famigerato incipit dell’Inferno. La figura del poeta si staglia con il volto dallo sguardo incerto proprio a presagire quel che i suoi occhi vedranno da lì a poco nel lungo cammino. La resa grafica, nella quale emergono andamenti lineari obliqui, convergenti, sinuosi, dalle raffinate sfumature monocrome, comprova nell’autore dell’opera requisiti di indubbia capacità tecnica.

3° classificato Tommaso Marocco con l’opera “Il Sommo Poeta” (olio su tela);
Motivazione: Omaggio al Monumento collocato in Santa Croce a Firenze (Statua scolpita da Enrico Pazzi nel 1865) nel quale il sommo poeta viene ritratto con un’espressione corrucciata ed assorta, il capo reclinato e coronato d’alloro come si addice ai grandi poeti. Nel busto di Dante è palese il vigore plastico che rimanda alla produzione artistica del Buonarroti: l’autore dell’opera ha saputo interpretare ed esaltare il carattere di solidità della composizione con effetti di luce e note chiaroscurali morbide e graduate che valorizzano il volto del poeta sapientemente incorniciato dai naturalistici motivi ornamentali.