Colleferro. Teatro Vittorio Veneto. L’incontro con lo scrittore Luigi Ballerini, autore del libro “Alla seconda umanità”, ha concluso il progetto “Un ponte verso la scuola media: incontriamoci”
COLLEFERRO – Nei giorni scorsi si è svolto, presso il Teatro Vittorio Veneto di Colleferro, l’incontro con lo scrittore Luigi Ballerini, autore del libro “Alla seconda umanità”, edito da Il Castoro (2022).
Si tratta dell’incontro conclusivo di un progetto, ormai consolidato, dal titolo “Un ponte verso la scuola media: incontriamoci”, che si prefigge di favorire l’orientamento agli alunni di terza media, ideato dal Prof. Vincenzo Gentile dell’Istituto D’Istruzione Superiore di Via delle Scienze di Colleferro.
Quest’anno le scuole partecipanti, oltre al Liceo Marconi, sono state: la Leonardo da Vinci dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Colleferro, l’Istituto “Cardinale Oreste Giorgi” di Valmontone e l’Istituto “F.lli Beguinot” di Paliano.
Era presente in sala anche il Dirigente Scolastico dell’I.I.S. di Via delle Scienze di Colleferro, Antonio Sapone.
Sono stati diversi le classi e i docenti coinvolti: Istituto Comprensivo “Margherita Hack” – Scuola Media Leonardo da Vinci le classi 3E, 3F, 3G, accompagnate dalle prof.sse Cristina Formisano, Manuela Briganti, Gisa Messina; Istituto Comprensivo “Cardinale Oreste Giorgi” di Valmontone le classi 3A, 3E, 3D, accompagnate dalle prof.sse Valentina Margiotti, Cristina Scaccia, Regina Ricci; dell’Istituto “Beguinot” di Paliano le classi 3A, 3B e 3C, accompagnate dalle prof.sse Elisabetta D’Agostini e Paola Costantini; Istituto di Istruzione Superiore – Liceo Scientifico (classi 1A, 2A, 2E), Liceo Linguistico (classe1N), Liceo Classico (classi 1S, 2S), accompagnate dal prof. Vincenzo Gentile e dalle prof.sse Sara Lanna, Livia Spigone, Annalisa Santucci, Sara Trulli e Laura Vinciguerra.
La scelta del romanzo, condiviso dai docenti e dai ragazzi delle scuole coinvolte, ha portato i giovani studenti a riflettere su tematiche decisamente avvincenti: l’incontro tra umani e androidi, l’uso della tecnologia, l’intelligenza artificiale, scenari futuri e apocalittici.
Il libro si apre all’insegna della distopia: descrive infatti una società in cui giovani ragazzi dai nomi bizzarri: Delta 22, Beta 22 e Kappa 13 vengono addestrati in un campus fitto di misteri.
Sarà proprio il responsabile del campus, un certo Omega 02, a metterli in guardia dalla misteriosa cerimonia del Potenziamento.
In un mondo in cui gli umani sono utilizzati solo come involucri emerge prepotente e forte un’umanità che vive ancora attraverso ricordi, emozioni e sensazioni difficili da cancellare.
Sono stati tanti gli interrogativi sollevati dai ragazzi che hanno saputo animare il dibattito con domande interessanti e significative.
Lo scrittore ha così condotto gli spettatori attraverso un confronto fitto di curiosità, interrogativi e quesiti profondamente attuali.
In una società futura in cui molti compiti saranno sempre più demandati alle macchine e all’intelligenza artificiale troverà ancora spazio l’uomo?
Quale potrebbe essere il modo più idoneo di rapportarci con l’intelligenza artificiale?
Come potremo evitare che le macchine prendano il sopravvento?
Luigi Ballerini ha saputo rispondere a queste e ad altre domande con abile maestria suscitando l’interesse e la “curiositas” dei presenti facendoli altresì riflettere sulla necessità di un nuovo umanesimo.
In una società sempre più interconnessa occorre infatti riscoprire quei valori che sono alla base del vivere civile.
Da qui l’esigenza di far tornare preponderante il ruolo della filosofia, che deve illuminare il sentiero dell’uomo affinché non avvenga che l’uomo, da dominatore del creato, si trasformi in dominato.
In un mondo distopico in cui tutto sembra ormai perduto emerge, infatti, timido, il fiore della speranza, legato all’idea di una rinascita dell’umanità: «Così l’uomo fu sulla Terra per la seconda volta. Nacque di nuovo in una primavera simile a quella in cui si era estinto, solo meno tardiva e già tiepida nonostante il mese di aprile fosse appena cominciato. E i fiori tornarono a essere interessanti per qualcuno».
A trionfare in un mondo dominato dagli androidi è, dunque, l’uomo, unico nel suo modo di sentire e percepire la realtà.
Ospite già a Colleferro diversi anni fa con il libro “Io sono zero”, Luigi Ballerini ha ispirato con il suo libro una mostra realizzata dalle classi di tutte le scuole coinvolte nel progetto e visitabile presso l’Istituto Di Istruzione Superiore dal 25 Gennaio di quest’anno.
Luigi Ballerini è uno dei più noti scrittori italiani per giovani.
Ha pubblicato più di trenta romanzi per i quali ha ricevuto diversi premi come il Premio Andersen nel 2014 (La signorina Euforbia, San Paolo), il Premio Bancarellino nel 2016 (Io sono Zero).
I suoi romanzi sono tradotti in più di dieci lingue, giornalista pubblicista, collabora con molte scuole in tutta Italia incontrando insegnanti, genitori e ragazzi. Promotore del Festival Nazionale dell’Innovazione Scolastica, è anche autore di personaggi e serie animate per la TV.
Dal 2019 dirige la Scuola di Scrittura per ragazzi “Flannery O’ Connor” del Centro Culturale di Milano.
Sara Trulli