Frosinone. “Incravattato” imprenditore locale. Arrestati per estorsione ed usura un 39enne rom ed una 29enne del posto
FROSINONE – Ieri, 8 Maggio, nel corso del pomeriggio, in Frosinone, i militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, congiuntamente a personale della Squadra Mobile della locale Questura e personale delle Sezioni di polizia giudiziaria della Polizia di Stato e della Polizia Provinciale, a conclusione di una mirata attività info-investigativa, traevano in arresto in flagranza di reato per “estorsione aggravata e usura aggravata” un 39enne rom, pregiudicato, residente a Frosinone e, per “favoreggiamento reale” una 29enne incensurata del luogo.
Gli arresti avvenivano a conclusione di mirati servizi di osservazione e pedinamento che permettevano di cogliere in flagranza di reato l’uomo mentre incassava 5mila euro, da un imprenditore edile 50enne del capoluogo.
Quest’ultimo per fare fronte alle esigenze della sua azienda in difficoltà economiche, causate dalla attuale situazione di crisi, nel 2012 aveva la malaugurata idea di richiedere una serie di piccoli prestiti al 39enne, convinto che sarebbe riuscito a rialzarsi e pagare capitale e interessi.
Complessivamente l’imprenditore otteneva dal suo aguzzino circa 30mila euro, somma che con l’applicazione di esorbitanti tassi di interesse circa il 500% annuo, si era decuplicata arrivando ai 300mila euro, di cui 200mila già versati e 100mila quale rimanenza per saldare il tutto.
Sulla testa del 50enne, non pesava solo l’emorragia di denaro, ma anche le minacce di morte subite ogni volta che per qualsiasi ragione tardava un pagamento.
Nel pomeriggio di ieri l’ennesima rata da pagare, 5mila euro, contenuti in un’anonima busta che, dopo essere stata consegnata dall’imprenditore all’usuraio, da questi veniva portata all’interno di un bar/sala slot-machine di Frosinone e data alla 29enne, la quale lavorava nell’esercizio commerciale quale cassiera e che immediatamente si è adoperata per nasconderla, purtroppo per loro il tutto avveniva sotto l’attento sguardo degli operanti.
Scattava allora l’operazione, durante la quale veniva subito bloccato il 39enne e la giovane. Poi la perquisizione al locale, nel quale ben nascosta sotto la cassa, nonostante le reiterate negazioni della giovane, veniva trovata la busta con il denaro.
Successivamente sono scattate una serie di perquisizioni presso le abitazioni nella disponibilità dei suddetti e nel corso delle stesse veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro corposa documentazione contabile e numerosi assegni ed effetti cambiari riconducibili alla stessa attività criminosa, ora al vaglio degli operanti. Al termine delle formalità di rito, l’uomo veniva ristretto presso locale Casa Circondariale, mentre la donna veniva sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. procedente.
Nella mattinata odierna si sono svolte le udienze di convalida a seguito delle quali l’Autorità Giudiziaria ha convalidato gli arresti operati mantenendo l’uomo presso la locale Casa Circondariale e disponendo la liberazione della ragazza.