Frosinone. Maltrattamenti sui cani, questa volta a subire è un meraviglioso pastore maremmano che si aggira sull’asse attrezzato

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una nostra lettrice indignata e anche abbastanza amareggiata per una situazione che è sotto i suoi occhi ogni giorno.


«Gentilissimo Direttore, comprendo perfettamente che il problema che sto per sollevare in questa lettera potrebbe sembrare una sciocchezza se messo a paragone con i problemi che affliggono la nostra società ma mi creda che io sono davvero molto scossa e dispiaciuta.
Sono giorni e giorni anzi forse settimane che nel parcheggio adiacente il Carrefour Le Sorgenti di Frosinone (asse attrezzato per capirci) si aggira in cerca di aiuto e di cibo un meraviglioso pastore maremmano, ridotto in condizioni pessime e con una zampa rotta.
Il pastore maremmano ormai fa difficoltà a camminare perché la zampa rotta è inutilizzabile e la frattura che si è provocato si è saldata nel peggiore dei modi, è un cane spaventato, ha paura di tutto perché credo che sia stato malmenato e riempito di botte: due settimane fa aveva addirittura un orecchio insanguinato graffi ed escoriazioni sparse per le botte e i maltrattamenti perpetrati.

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Nei pressi della zona industriale che separa Frosinone da Ferentino tutti noi che lavoriamo lì e percorriamo quelle strade ogni giorno sappiamo che abita un pastore che abitualmente noncurante di tutto abbandona cani di ogni razza dopo averli maltrattati e la cosa peggiore è che nessuno e dico nessuno anche messo a conoscenza della situazione non ha mai fatto nulla. Nel mio piccolo sto cercando di curare questo pastore maremmano con l’aiuto anche di un veterinario che mi ha fornito le medicine da somministrargli.
È stato proprio questo veterinario che qualche settimana fa mi ha consigliato di chiamare i Vigili Urbani di Frosinone e sollevare il caso così da poter aiutare questo povero cane.

Ma devo rendere pubblico a tutti che i Vigili chiamati in causa la prima volta a Dicembre mi dissero che per poter intervenire visti i costi dell’operazione, avevano bisogno della certezza che il cane fosse presente sul posto e che quindi, loro, potevano intervenire solo se gli avessi chiamati dopo questo preciso avvistamento. Proprio il giorno dopo la telefonata, al mio arrivo lì nel pressi del parcheggio il cane era fermo in un angolo, allora li ho chiamati fiduciosa che sarebbero intervenuti per porre fine a questo scempio ma, la vigilessa che mi ha risposto e che quasi sicuramente non era la stessa del giorno prima, prendendomi in giro mi ha detto che appunto mi avevano dato informazioni sbagliate il giorno precedente, che il cane non lo avrebbe recuperato proprio nessuno tantomeno loro e che mi stavo sbagliando perché il pastore maremmano è un cane accudito.

Mi sono arrabbiata molto ma non per le parole dette e per la presa in giro ma perché ho capito che di quel cane non se ne sarebbe occupato nessuno e nessuno poteva e può portarlo in salvo.
Non credo che questa sia una cosa bella.

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Qualcuno deve intervenire per il cane e per chi maltrattata e abbandona alla sofferenza questi poveri animali indifesi.
Un paese civile si vede anche da come le persone decidono di trattare gli animali. I Vigili Urbani con i quali ho avuto il piacere di parlare a Dicembre penso personalmente che siano medaglia d’oro in disumanità e menefreghismo.. una città come Frosinone potrebbe fare molto di più».

L. C.