Monte Porzio Catone. Sono 90 anni che la Croce di Tuscolo «domina superbamente tutto il territorio circondante a 360 gradi»
MONTE PORZIO CATONE (Luciana Vinci) – 1934-2024: sono trascorsi novanta anni dal giorno in cui a Monte Porzio Catone, in cima al monte Tuscolo, venne posizionata la grande croce di ferro che ancora oggi svetta incontrastata tra il blu del cielo limpido e il verde dei prati incontaminati.
A ricordarlo con la consueta e puntuale attenzione per le vicende che riguardano il nostro territorio è il Centro Studi e Documentazioni Storiche Frascati, fondato dallo scomparso prof. Lucio De Felici.
Il Centro, oggi presieduto da Marcello Ruggeri, ricorda il novantesimo anniversario dal posizionamento della monumentale Croce di Tuscolo, che sostituì, nel 1934, la vecchia croce in legno armai ammalorata, in occasione dell’Anno Santo straordinario, indetto da Papa Pio XI.
«Chiunque abbia visto la zona del Tuscolo avrà raggiunto la vetta del monte inerpicandosi a fatica tra la bassa vegetazione ed il terreno impervio.
Lassù, una Croce di acciaio, a tre tubi, alta 19 metri, dal peso di 50 quintali, svetta solitaria e domina superbamente tutto il territorio circondante a 360 gradi».
Queste sono le parole di inizio del capitolo dedicato alla Croce di Tuscolo, compreso nel libro, edito dal “Centro Studi e Documentazioni Storiche – Frascati” di Lucio De Felici , “Breve Storia della Città di Tuscolo”.
Grazie all’iniziativa di quel tempo, un comitato promotore composto dal sindaco di Frascati Sisto Gaetani, da Monsignor Biagio Budelacci ed altri frascatani, diede inizio a quello che poi portò al coronamento del progetto, con il posizionamento definitivo della Croce.
La cerimonia inaugurale si tenne il 21 Aprile 1934 con la posa in opera della Croce che ancora oggi vediamo risplendere e dominare su tutta la vallata tuscolana.
«Questo aneddoto e momento di storia recente – ricorda Marcello Ruggeri – è contenuto nel nostro piccolo volume che invitiamo tutti ad avere nella propria biblioteca. Conoscere la storia del nostro territorio e divulgarla attraverso gli anni è uno degli obiettivi fondamentali del nostro Centro di Studi».
