Operazione anticamorra della GdF di Frosinone. 4 arresti e sequestro di beni per 10mln di euro [AGGIORNATO]

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FROSINONEDalle prime luci dell’alba è in corso una vasta operazione anticamorra condotta dalla Guardia di Finanza di Frosinone e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli.

Sono in corso arresti, perquisizioni e sequestri di beni per un ingente importo tra Lazio e Campania.

[IN AGGIORNAMENTO]

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CASSINO (FR) – Alle prime luci dell’alba è stata eseguita una vasta operazione anticamorra, tra le Province di Frosinone e Caserta, condotta dalla Guardia di Finanza di Frosinone..

Il tutto è stato messo in atto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ed emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, per il delitto di cui all’art. 416 bis del codice penale.

In manette sono finiti 4 imprenditori, già noti alle Forze dell’Ordine per essere stati precedentemente collegati da altre indagini al Clan dei Casalesi.
Sono: Gennaro de Angelis, arrestato a casa del nipote a Castrocielo (Fr), Luigi Zonfrilli catturato a Cassino (Fr), Baldassarre Licari arrestato a Trentola Ducenta (Ce) e Nicola Schiavone, nipote del famigerato “Sandokan”, già detenuto a L’Aquila.

Tutti sono ritenuti gravemente indiziati di appartenenza al clan camorristico dei Casalesi, aventi anche compiti di reimpiego dei capitali di provento illecito in attività economiche commerciali e in particolare nel settore della commercializzazione di autovetture in Campania e nel basso Lazio.

Le indagini hanno preso le mosse dall’analisi di alcuni arricchimenti ritenuti sospetti dalle Fiamme Gialle di Frosinone e da alcune reiterate irregolarità fiscali rilevate nei confronti di alcune società operanti prevalentemente nel settore della commercializzazione di autovetture.

A seguito di approfondimenti investigativi, operati mediante indagini tecniche e attraverso l’acquisizione di convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, è emerso un grave quadro indiziario, condiviso dal giudice per le indagini preliminari, che hanno consentito di individuare la fitta rete di prestanome, società e conti correnti utilizzati per reinvestire i proventi dell’attività illecita, oltre che nel settore della commercializzazione di autovetture anche nei settori immobiliari e della moda, operando prevalentemente in provincia di Caserta e Frosinone, sempre in stretto collegamento e con le direttive dei vertici del Clan dei Casalesi.

Oltre alle ordinanze cautelari, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, in accoglimento delle richieste dei magistrati della Dda di Napoli, ha emesso un decreto di sequestro preventivo, sempre eseguito dalla Guardia di Finanza di Cassino, di 14 società, di numerose partecipazioni societarie, di 11 fabbricati, di 5 terreni, di una imbarcazione, di 83 autovetture e di 80 rapporti bancari per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro.

 

 

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