Ospedale di Colleferro. Tanta gratitudine e riconoscenza nei confronti delle équipe del dr. Salvatore Di Simone e del dr. Luca Di Lullo
COLLEFERRO – Riceviamo e pubblichiamo ben volentieri anche questa lettera giunta in redazione da una nostra lettrice che, dopo il susseguirsi, nei giorni scorsi, delle molteplici lettere inerenti la situazione all’interno del Pronto Soccorso, ci ha scritto per tessere le lodi e fare i complimenti alle intere equipe di due reparti dello stesso Ospedale Parodi Delfino di Colleferro.
«Gentilissimo Direttore di Cronache Cittadine sono una vostra lettrice, abito a Colleferro e mi chiamo Carla, le scrivo con molto piacere questa lettera sperando che con la vostra testata possiate in qualche modo dar voce anche al mio personale pensiero.
Un pensiero assolutamente positivo che nasce dal cuore, figlio di un’esperienza all’interno dell’ospedale e che vuole contribuire, in qualche modo, a sciogliere quell’alone negativo che si è creato intorno alle terribili e strazianti vicende da voi pubblicate attraverso delle lettere, in merito al Pronto Soccorso.
In questa lettera non voglio assolutamente parlare dei momenti, anzi delle ore e dei giorni trascorsi in Pronto Soccorso perché il mio desiderio più grande è quello di far arrivare il mio più sincero e sentito ringraziamento ad alcuni medici, infermieri, Oss e dottori con la “D” maiuscola che hanno assistito, curato, coccolato e protetto mio marito durante la sua degenza presso il reparto di Medicina Interna.
Il mio primo grande ringraziamento va proprio al Primario del reparto di Medicina il Dottor Salvatore Di Simone, un uomo dalle grandissime doti umane e professionali con il quale ho avuto modo di parlare tantissime volte, durante l’intero periodo di degenza in reparto di mio marito.Purtroppo questo maledetto Covid mi ha tenuta lontana da lui per svariate settimane, giorni lunghissimi fatti di attese, responsi e telefonate in reparto per avere notizie. Non nascondo che è stato proprio il Dottor Di Simone a rispondermi quasi sempre al telefono e con assoluta naturalezza, calma e fermezza mi ha sempre rassicurata sulle condizioni di mio marito forse anche quando nulla andava come sarebbe dovuto andare.
Il Dottor Salvatore Di Simone è stato per me un grandissimo punto di riferimento e quando dopo alcune settimane dall’ingresso di mio marito in reparto ho avuto il piacere di conoscerlo di persona ho capito che la sua grande predisposizione verso il prossimo e il malato era tale da spingerlo anche oltre il suo ruolo.
Con il Dottor Di Simone sento il dovere di dover ringraziare anche il suo team fatto di giovani ragazzi, infermieri sensibili e amorevoli, Oss e non per ultima la coordinatrice infermieristica del reparto la dottoressa Anna Cacciotti sempre disponibile e professionale.Durante il ricovero di mio marito nel reparto di Medicina, il Dottor Salvatore Di Simone ha dovuto, per cause di forza maggiore, confrontarsi costantemente con il reparto di Nefrologia e Dialisi e in particolar modo con il Primario il Dottor Luca Di Lullo con il quale, so che ha lavorato per giorni e giorni in costante sinergia.
Ho avuto anche il piacere di conoscere e parlare con il Dottor Di Lullo e a lui va il mio personale e sincero ringraziamento per il lavoro svolto con dedizione: ho avuto il piacere, anche in questo reparto, di incontrare persone di una grandissima umanità e professionalità, con un sorriso e una parola di conforto sempre pronti e sto parlando del Dottor Vincenzo Barbera, del Dottor Giovanni Otranto, della Dott.ssa Annalisa Villani, della Coordinatrice infermieristica Vincenza Marcelli e di tutte le infermiere impegnate in modo ineccepibile e amorevole con tutti quei pazienti che purtroppo, quasi ogni giorno, varcano con sofferenza la soglia del reparto Dialisi.In tutte queste persone, in ogni singolo Dottore di questi due reparti che ho avuto l’onore di incontrare, ho visto l’amore per il proprio lavoro, la grande empatia verso le sofferenze altrui e la grandissima professionalità.
Quando mio marito finalmente è stato dimesso, e guarito è tornato a casa, non ha esitato un solo istante a raccontarmi di quanto calore umano abbia percepito durante quelle lunghe settimane di degenza, di quanta professionalità e umanità hanno avuto tutti, a partire dal Primario di Medicina Interna il Dottor Di Simone, gli infermieri, gli Oss e i Dottori del reparto di Nefrologia e Dialisi… con ciò, ha solo confermato quelle che erano state le mie sensazioni. Di medici, Dottori e infermieri così ce ne sono, forse pochi e io e mio marito abbiamo avuto il piacere di incontrarli in un momento tanto delicato di grande sconforto.
A loro tutti va il mio GRAZIE!PS: …nei giorni seguenti alla sua dimissione, mentre parlavamo, mio marito mi ha anche detto che purtroppo, nel reparto di Medicina, nell’ala riservata ai pazienti uomini, le stanze di degenza sono da quattro letti (con il covid non è proprio il massimo) e che non hanno purtroppo al loro interno un bagno..mi diceva appunto che chi poteva deambulare era costretto ad uscire nel corridoio per recarsi nei bagni (che ha sottolineato essere sempre molto molto puliti e profumati).
Una situazione abbastanza fuori dal comune e soprattutto poco pratica… spero davvero che ben presto chi di dovere all’interno della Direzione prenda provvedimenti a tal riguardo per migliorare questo meraviglioso reparto sia dal punto di vista assistenziale (nel 2021 non è possibile che nelle stanze non ci siano i bagni) sia dal punto di vista del comfort stesso.
Medici così bravi, che amano il loro lavoro e curano così amorevolmente i pazienti a mio avviso meritano di lavorare in ambienti migliori!»