“Rifiutiamoli!”. Anagni marcia contro l’emergenza ambientale della Valle del Sacco. No al termocombustore ex-Marangoni [FotoeVideo]
ANAGNI (FR) – Le vie di Anagni invase, Sabato 23 Dicembre, da più di trecento palloncini bianchi simbolo delle morti per malattia nel territorio, per dire basta all’emergenza ambientale della Valle del Sacco.
Tante sono state infatti le persone che hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalle associazioni Anagni Viva, Retuvasa, Comitato residenti Colleferro, Circolo Legambiente Anagni, Raggio Verde, Associazione Diritto alla Salute, Comitato San Bartolomeo, Comitato Osteria della Fontana, per ribadire il loro no al riavviamento degli inceneritori di Colleferro, alla possibilità di installazione di un inceneritore nel territorio di Anagni e al rinnovo dell’autorizzazione della Regione Lazio della messa in funzione del termocombustore per l’incenerimento dei pneumatici, con una previsione di 2.000 kg/ora, alla ex Marangoni.
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La marcia, partita da Porta Cerere ha attraversato tutto il centro storico di Anagni al grido di “Rifiutiamoli”, facendo sosta in prossimità del Comune sollecitando, senza esito, la presenza del Sindaco Bassetta a sostegno della manifestazione, per poi proseguire fino a Piazza Innocenzo III dove, coordinati da Alessandro Compagno, si sono susseguiti brevi interventi da parte delle Associazioni organizzatrici.
Anna Natalia di Anagni Viva ha sottolineato la crescente la sensibilità tra la cittadinanza nei confronti dei problemi ambientali nel nostro territorio, a dimostrazione della chiara consapevolezza “di una realtà che non ci piomba addosso da oggi, ma che noi abbiamo accettato spesso passivamente ed ora è il momento di non farlo più, è il momento di rifiutare”.
Dire no agli inceneritori, alle discariche, agli impianti di trattamento, di compostaggio e di ceneri, perché questo territorio ha già dato molto in termini di inquinamento ambientale, ha quindi proseguito affermando che “oggi è il tempo di ribellarsi, certamente con gli strumenti della democrazia, giuridici e mediatici, ma soprattutto con una mobilitazione che deve crescere ed essere sempre più sentita”. Ha quindi fatto un appello ai Rappresentanti politici ad ogni livello affinché “richiedano una moratoria di decisioni che sono assolutamente devastanti per un territorio che va da Valmontone a Colleferro, fino a Frosinone, dove non è possibile aggiungere alcunché”.
Per l’Ugi di Colleferro ha preso la parola Fabrizio Priori che ha illustrato la situazione del Presidio di Colleferro che da mesi sta testimoniando il suo fermo rifiuto al revamping degli inceneritori e come, grazie alla loro protesta si sia riusciti a impedire il passaggio dei camion dei materiali necessari all’operazione, grazie anche all’impegno in prima persona del Sindaco. Ha poi sottolineato come, facendo riferimento al Rapporto Eras, vi è stato il 79% di incremento di ricoveri ospedalieri dalla messa in funzione degli inceneritori, a dimostrazione che questi non apportano beneficio alcuno alla popolazione. Ha poi invitato ad una sempre maggiore partecipazione e coinvolgimento della popolazione alle manifestazioni che le associazioni del territorio mettono in campo per poter dare un segnale importante alle Istituzioni .
Per il Comitato di Osteria della Fontana, Angelo Galanti ha ulteriormente evidenziato la necessità di un più evidente impegno per un territorio ricco di bellezze storiche e paesaggistiche e che potrebbe trovare nell’agricoltura e nel turismo il suo sviluppo futuro, senza alimentare l’industria dei rifiuti.
Di grande impatto emotivo l’intervento di Emilio Cacciatori che ha “raccontato” quanto accaduto negli Stati Uniti, dove gli inceneritori di pneumatici sono stati definitivamente messi al bando.
Eledina Lorenzon