Valmontone. “Anthologica Prima”: Olii, Acquarelli, Disegni di Giancarlo Mezzo. La mostra allestita a Palazzo Doria Pamphilj rimarrà aperta fino al 30 Giugno
VALMONTONE (RM) – Inaugurata con grande successo, Giovedi 2 Giugno presso il Palazzo Doria Pamphilj, la mostra dell’artista Giancarlo Mezzo dal titolo “Anthologica Prima”: Olii, Acquarelli, Disegni.
Ideata ed allestita da Gaetano Pontecorvo, suo grande amico, ripercorre tutti i periodi che hanno caratterizzano l’opera di questo artista prematuramente scomparso.
Erano presenti, oltre al curatore, i familiari dell’artista scomparso: la moglie ed il figlio Paolo, l’Assessore alla Cultura del Comune di Valmontone – Maria Grazia Angelucci, tantissimi amici ed un pubblico attento e partecipe.
Giancarlo Mezzo nasce ad Albano, ma cresce a Valmontone, dove, come riportato nella brochure della mostra, abita in un appartamento ricavato nell’ala Nord del Palazzo Dora Pamphilj, come molti sfollati dopo i bombardamenti della II Guerra Mondiale. Di formazione autodidattica, prima di dedicarsi totalmente alla pittura, si occupa di tipografia e poi, per molti anni, di fotografia. Ma la sua vera passione è il disegno. A Torino, dove si trova per lavoro, è conquistato dall’arte di Enrico Colombotto Rosso, che influenzerà notevolmente le sue opere.
Il curatore della mostra, visibilmente emozionato, ha ringraziato la Famiglia Mezzo e l’Amministrazione Comunale perla disponibilità, e quanti hanno permesso la realizzazione dell’evento: Marco Recchia, Alessandro Paparelli, Gruppo Amici di Mezzo, Ass. Valmontone Insieme per l’Arte e l’Associazione Cornelia. Ha quindi introdotto ed illustrato l’opera dell’artista, ne ha tratteggiato il carattere e le varie fasi del suo percorso artistico. La sua pittura denota sensibilità e delicatezza sia nel tratto che nel colore, che è sempre tenue, mai violento.
Nelle splendide sale del Fuoco, dell’Acqua e della Terra le opere dell’artista risaltano per la loro delicata semplicità, gli acquarelli di paesaggi e scorci, riportano alla quotidianità dell’esistenza, il tutto utilizzando “una tavolozza esigua (prevalgono i verdi, le terre chiare, i caldo arancio ed i celestrini), ma con segni sottili e franchi o anche leggeri ed appena accennati”.
Entrando nel Salone del Principe lo stupore e l’inquietudine degli olii con “quegli ‘omuncoli‘ asessuati, essenziali, col loro fondo neutro, con colori tenui, coinvolgono il visitatore , che resta affascinato dalla “nudità ed estrosità dell’uomo, ancora capace di soffrire, piangere o sorridere” (Giuliano Gennaro-critico d’arte, Torino). Ma si avverte anche, osservando attentamente le tele, il passaggio dalle figure singole o doppie, al ”plurale, ed ecco apparire, come panni stesi al sole, tre, quattro o più esili figurine, ignude,sorprese in gesti primordiali ricchi di mimiche imperfette, ingenue, improvvise”.
Come ha evidenziato Gaetano Pontecorvo, “la pittura di Mezzo abbandona la narrazione del nichilismo quotidiano in cui l’umanità è immersa e si apre alla meditazione sulla speranza della comunicazione solidale ed amicale, unico strumento per garantire un futuro positivo”.
Una mostra da visitare con calma, immersi nella meraviglia delle stanze che la ospitano, un percorso creativo ed emozionale per catturare pienamente il messaggio dell’artista ed intravedere “un anelito di quella speranza prossima salvezza dal disastro ed abbrutimento”.
Nel corso della presentazione intermezzi musicali della Banda del Comune di Valmontone che in chiusura di evento ha eseguito l’Inno Nazionale per festeggiare i 70 anni della Repubblica .
La Mostra rimarrà aperta fino al 30 Giugno con i seguenti orari di apertura: dal Martedi al Venerdi 9.30-13; 17-19 – Sabato e Domenica 9.30-13; 16-20.
Eledina Lorenzon